Articolo “open access”. Studio retrospettivo di coorte che ha evidenziato come la terapia con corticosteroide topico ultrapotente (3 applicazioni alla settimana) dopo escissione di dVIN solitaria (non associata VSCC - a carcinoma squamocellulare vulvare) è efficace nel ridurre il rischio di progressione a VSCC.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38383115/
Studio retrospettivo che ha evidenziato come l'inizio della terapia corticosteroidea topica entro 6 mesi dall'insorgenza del lichen sclerosus vulvare è significativamente associato alla completa remissione di sintomi e segni della malattia. I risultati forniscono quindi la prova di una "finestra di opportunità" nel trattamento del lichen sclerosus vulvare.
https://doi.org/10.1159/000535849
Articolo “open access”, che evidenzia come il coinvolgimento cervico-vaginale da malattia di Paget extramammaria sia una condizione rara, ma non da sottovalutare nelle donne con anamnesi di malattia di Paget vulvare. Tale condizione può essere prontamente rilevata dalla citologia, che è uno strumento prezioso e affidabile per la diagnosi precoce e quindi dovrebbe essere eseguito di routine durante il follow-up per tutta la vita.
https://doi.org/10.3390/diagnostics13030464
L’articolo riassume la posizione della Società Italiana Interdisciplinare di Vulvologia (SIIV) sull’approccio clinico alla malattia vulvare. Vengono fornite indicazioni pratiche per una completa anamnesi generale, ginecologica e vulvare, con elementi per la corretta interpretazione dei sintomi vulvari. Vengono fornite altresì indicazioni su come svolgere un accurato esame vulvare, secondo l’approccio a tappe suggerito dall’ dell'International Society for the Study of Vulvovaginal Disease (ISSVD).
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35758091/
Articolo “open access”, che rappresenta la presa di posizione della Società Italiana Interdisciplinare di Vulvologia (SIIV) in ordine al rischio oncogeno del lichen sclerosus vulvare, con raccomandazioni pratiche per un corretto approccio diagnostico-terapeutico e un attento follow up della dermatosi.
https://www.ejgo.net/articles/10.22514/ejgo.2022.006
Un questionario compilato da 500 pazienti afferenti al Centro di Patologia Vulvare del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Torino ha evidenziato che pochissime donne effettuano l’autoesame vulvare e poche donne, una volta identificata un’anomalia, si rivolgono al medico. Lo studio conclude sottolineando l’importanza dell’educazione delle donne sulla conoscenza dell’anatomia della vulva e sull’autoesame vulvare, semplice procedura che può consentire la diagnosi precoce delle patologie vulvari, modificandone decorso e prognosi.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33470738/
Revisione della letteratura sulla terapia del lichen sclerosus vulvare, finalizzata a fornire indicazioni sul trattamento basato sull’evidenza. In particolare, le strategie terapeutiche vengono suddivise in due fasi, di attacco e di mantenimento.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32416670/
Studio prospettico osservazionale, che ha riscontrato un elevato livello sierico di HE4 (Human Epididymis Protein 4) nel 44% di 25 pazienti affette da malattia di Paget vulvare, con sensibilità del 76% e specificità dell’88%. I risultati, da confermare con studi dalla casistica più ampia, suggeriscono che HE4 possa essere utilizzato nella diagnosi precoce della malattia di Paget vulvare.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33592901/2017 © SIIV. CF 97572800015.